Il Progetto “Giovani in crescita: istruzione, formazione e avviamento professionale”, avviato il 17 settembre 2014 e attivo per tutto il 2016, ha come obiettivo l'inclusione sociale dei minori orfani e sieropositivi della zona di Nanyuki.

L’Intervento è volto a lottare contro l’emarginazione, l’abbandono e le precarie condizioni dei minori orfani e sieropositivi, e in particolare il loro basso tasso di scolarizzazione, di istruzione e di formazione professionale, nonché le grandi barriere alla loro entrata nel mondo del lavoro.

La strategia del progetto è incentrata perciò sulla implementazione di azioni educativo-formative a favore dei ragazzi e delle ragazze beneficiari. La componente educativa è un aspetto fondamentale per lo sviluppo integrale della persona e per permettere ai ragazzi di mettere a frutto le proprie capacità. L’ accrescimento delle conoscenze e competenze e una specializzazione sono essenziali perché questi minori abbiano un futuro e diventino soggetti attivi e produttivi all’interno della società. Parallelamente, a completamento del progetto, sono avviate attività generatrici di reddito. Inoltre, è realizzata, sul territorio della Contea, una campagna informativa tesa alla lotta contro la diffusione dell’HIV/AIDS.

Il Progetto prevede ogni anno l’erogazione di n°60 borse di studio per la scolarizzazione di bambini nella scuola dell’obbligo, n°20 borse di studio per l’istruzione superiore di ragazzi nei collegi, l’offerta formativa (Corsi) per la preparazione professionale di n° 20 ragazzi nei settori dell’agricoltura, del taglio e cucito e dell’artigianato (legno, ceramica).

Come sviluppo naturale delle attività di avviamento professionale è costituito un piccolo atelier di sartoria per la produzione e la vendita degli abiti realizzati dai ragazzi partecipanti ai Corsi, così come sono commercializzati i prodotti del campo produttivo, nella cui coltivazione sono coinvolti i ragazzi.

Gli operatori del Progetto realizzeranno contestualmente una campagna di prevenzione per contrastare la diffusione del virus da HIV/AIDS sul territorio, con incontri pubblici in luoghi di aggregazione come ad esempio scuole, villaggi, gruppi, associazioni, piazze, parrocchie. 

Il Progetto è co-finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, a valere sulla quota dell’otto per mille del gettito complessivo dell’IRPEF destinato alla Chiesa cattolica dalle scelte dei contribuenti.