Un anno è trascorso.

Li abbiamo accolti nella nostra squadra un anno fa...e ora li dobbiamo salutare. Ma si tratta solo di un arrivederci perchè Carla, Enrico, Antonio e Lorenzo, siamo certi, manterranno il legame con la nostra realtà associativa.

I giovani del servizio civile 2021 terminano nel mese di aprile il loro anno di impegno nelle attività dell'Osvic.

 Un anno drammatico in cui loro, come tutti noi, hanno dovuto affrontare situazioni mai immaginate.

Le hanno vissute mettendosi al servizio delle necessità che il territorio esprimeva, adattandosi, con serenità e serietà.

Grazie a loro per questo percorso vissuto insieme: bello e ricco per tutti noi.

A seguire la lettera di saluto e testimonianza dei nostri ragazzi: con le loro parole raccontanto l' esperienza.

Ed è bello leggerli e augurare loro: BUONA VITA e buona cittadinana!!

 

Iniziare un’esperienza di servizio civile in piena pandemia significa mettere in atto quello che tutti e tutte abbiamo imparato a fare da marzo del 2020: rivedere i propri piani.

Siamo stati definiti “pionieri digitali”, perché la formazione iniziale che avrebbe dovuto avere luogo in presenza attraverso un corso residenziale è stata svolta, invece, per la prima volta, da remoto attraverso lo schermo di un computer.

Come tante persone, anche noi abbiamo dovuto familiarizzare con le varie piattaforme di videoconferenza, grazie alle quali abbiamo avuto modo di seguire dei webinar, approfondendo così alcuni temi (migrazioni e tratta, fenomeno dell’odio online, cambiamenti climatici) e arricchendo le nostre conoscenze.

Durante l’anno, abbiamo potuto notare le difficoltà nell’organizzazione di laboratori e percorsi educativi per bambini/e, ragazzi/e e stranieri/e: ad esempio, il laboratorio “Diversi da Chi?”, che si è svolto nei primi giorni di settembre in collaborazione con il Museo Diocesano Arborense, ha richiesto un grande impegno per individuare giochi ed attività che non prevedessero il contatto tra partecipanti.

A volte, però, l’essere costretti a modificare i propri piani e progetti iniziali può portare comunque a dei risvolti positivi. Così, in seguito alla richiesta di alcuni istituti, è iniziata la nostra collaborazione con le scuole.

Abbiamo visto l’entusiasmo degli studenti e delle studentesse del Liceo Classico e Artistico dell’I.I.S. De Castro di Oristano che a settembre tornavano finalmente in classe, con le mascherine, certo, ma pur sempre faccia a faccia; ricordare loro di non assembrarsi mentre aspettavano la campanella del primo giorno di scuola è stato abbastanza impegnativo.  

Lo stesso entusiasmo lo abbiamo ritrovato nei bambini e nelle bambine della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo 3. Da settembre ad oggi, abbiamo svolto diverse attività: controllo del rispetto del distanziamento da parte di alunni e alunne nel momento dell’ingresso a scuola; distribuzione quotidiana delle mascherine; sorveglianza ad alunni e alunne durante gli spostamenti al di fuori dell’edificio scolastico (ad esempio al Campo Coni per lo svolgimento dell’attività motoria); servizio presso la biblioteca; supporto alle collaboratrici e ai collaboratori scolastici.

Questa esperienza ci ha permesso di toccare con mano le difficoltà della scuola in presenza ai tempi del Covid-19, tra mascherine e gel igienizzante, ma anche il suo valore e di quanto sia importante andare a scuola per un bambino o una bambina, che sia di prima o di quinta elementare. Sono fatti che si possono leggere sui giornali o vedere in televisione, ma vivere da vicino questa realtà per sette mesi ci ha dato indubbiamente una maggiore consapevolezza della situazione che stiamo affrontando.

Per questo, vogliamo ringraziare la dirigente scolastica, le docenti e i docenti, le collaboratrici e i collaboratori scolastici e tutto il personale per averci coinvolto nelle varie attività e per averci fatto sentire sempre utili e di supporto.
Grazie all’OSVIC per averci permesso di fare questo percorso di crescita.
E in bocca al lupo ai nuovi e alle nuove volontari/e.   

Antonio, Carla, Enrico e Lorenzo