E' online il nuovo dossier del progetto "Digital Transformation per lo Sviluppo Sostenibilefirmato WeMake che ci guida alla scoperta di metodologie esempi e caso studio dedicati alla realizzazione di soluzioni a basso costo per la cooperazione internazionale e dove si parla di come si possano coinvolgere i giovani e i cittadini in generale nei processi di apprendimento collaborativo ed esperenziale per ideare e realizzare soluzioni in grado di rispondere in modo efficace ai bisogni sociali.

 “Co-design for Digital Social Innovation” è il terzo di un ciclo di 4 dossier realizzati nell’ambito del progetto “Digital Transformation per lo Sviluppo Sostenibile“, volti ad approfondire le prospettive della trasformazione digitale nell’ottica di rispondere alle sfide evidenziate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dall’Agenda 2030.

Il primo dossier è stato  dedicato al significato e agli impatti della trasformazione digitale. Il secondo dossier è stato dedicato all’intelligenza artificiale al servizio dell’uomo.

L'Osvic è referente in Sardegna delle azioni di Digital Transformation per lo Sviluppo Sostenibile che è

è un progetto, con capofila il CISV e che è  co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale e da Compagnia di San Paolo, che mira a formare e coinvolgere docenti e studenti di scuola secondaria e dell’Università, animatori, operatori del terzo settore e leader della diaspora.

L’obiettivo è quello di favorire la crescita di cittadini consapevoli e responsabili in una società sempre più globale e interdipendente. A questo scopo, il progetto promuove percorsi educativi innovativi volti a rafforzare l’uso consapevole degli strumenti digitali per sviluppare competenze chiave di cittadinanza globale (interscambio, inclusione e comprensione critica, ascolto attivo, cooperazione) e per approfondire e rispondere alle sfide evidenziate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dall’Agenda 2030.

La rapidità dei cambiamenti sociali, politici, economici nell’era della globalizzazione rende centrale il ruolo dell’Educazione e degli educatori nel fornire ai giovani gli strumenti necessari per sviluppare un proprio senso critico e divenire cittadini globali consapevoli.
Le potenzialità delle Information and Communications Technology (ICT) in questo ambito sono potenzialmente infinite, così come i rischi. Tuttavia, la consapevolezza e le competenze necessarie per utilizzare al meglio gli strumenti digitali (non solo social media, ma anche software, mappe, piattaforme, applicazioni, chat bot, sensori, droni) sono ancora lontane dall’essere introdotte nel sistema d’istruzione formale in Italia e nelle attività di educazione permanente rivolte agli attori dello sviluppo sostenibile.

Le principali azioni vanno dalla pubblicazioni di materiali di approfondimento sulle ICT per lo sviluppo, tra cui  40 articoli, 4 dossier e un ebook, che andranno ad alimentare un centro di documentazione online sulle ICT4D, alla realizzazione di oltre 230 percorsi di formazione nelle scuole superiori e nelle università e all’attivazione del primo Master universitario in Italia “ICT for Development and Social Good“, fino all’organizzazione di uno spazio espositivo durante gli Open Days dell’innovazione, evento nazionale sull’innovazione nella cooperazione allo sviluppo, per arrivare alla sperimentazione concreta di sfide di sviluppo grazie alla piattaforma CoOpen realizzata da Fondazione Politecnico di Milano.

Il progetto è implementato da una rete di 20 attori, operanti in 12 regioni italiane.